I gioielli personalizzati ordinati dopo il 9 Dicembre 2024 non hanno consegna garantita entro Natale e potrebbero essere consegnati a partire da Gennaio 2025
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Cosa sono e come riconoscere i carati?

Colore brillante e lucentezza incantevole, morbido quanto basta per poterlo lavorare, ma anche sufficientemente resistente alla corrosione, raro quanto basta, l’oro è il metallo prezioso per eccellenza, capace di vantare caratteristiche uniche, che lo rendono ultra ricercato in moltissimi settori, tra cui, naturalmente, la gioielleria.

Ecco perché anche in Rue des Mille, abbiamo fortemente voluto e creato Golden Mate la nostra collezione di alta gioielleria prêt-à-porter a base di oro 18 carati e diamanti etici. Ma esattamente quando parliamo di carati oro, cosa intendiamo? Cosa sono? E come riconoscerli? Seguici che te lo raccontiamo.

Cosa sono i carati?

Il termine "carato" può avere diversi significati a seconda del contesto in cui viene utilizzato, ma principalmente è utilizzato in riferimento a due cose principali: il peso delle pietre preziose e la purezza dell'oro.

Mentre rispetto alle pietre preziose il carato è l’unità di misura del peso, in cui un carato equivale a 0,2 grammi (qui ne abbiamo parlato a proposito dei nostri diamanti etici). Quando si parla di oro, il termine "carato" indica la purezza dell'oro in una lega. Si misura come una frazione su 24 parti. Ad esempio, l'oro 24 carati è oro puro al 100%, mentre l'oro a 18 carati è costituito per il 75% da oro puro e il rimanente 25% da altri metalli come argento o rame. Più alto è il numero di carati, maggiore è la percentuale di oro puro nella lega.

Qualcuno potrebbe pensare che l’oro puro, 24 kt, sia la scelta migliore per i gioielli. In realtà l’oro puro è troppo tenero e delicato per poter essere lavorato e soprattutto per resistere a lungo all’uso quotidiano di un gioiello indossato. Ecco perché in gioielleria si preferisce usare una caratura inferiore, dato che l’oro legato ad altri metalli (di solito rame e argento) aumenta la resistenza e la durata del gioiello stesso.

Ecco una panoramica delle differenze fra le carature più diffuse e i relativi usi:

24 carati oro (24 kt)

24 carati rappresentano 999,9 grammi di oro su 1000 grammi di lega totale. Giusto un gradino sotto troviamo l’oro 22 kt, composto da 916,66 grammi di oro su 1000 grammi di lega.

Caratteristiche: è il grado più puro ma anche il più morbido, quindi è molto duttile e facilmente soggetto a graffi.

Usi comuni: meno usato in gioielleria a causa della sua morbidezza. Può comunque essere usato per la produzione di pezzi di altissimo valore, ma anche per monete o lingotti d’oro. In gioielleria i 22 kt si usano più di frequente nei paesi asiatici o negli Emirati Arabi.

18 carati oro (18 kt)

L'oro a 18 carati contiene il 75% di oro puro e il restante 25% è composto da altri metalli. Quindi parliamo di 750 grammi di oro su 1000 grammi di lega.

Caratteristiche: questa è una caratura più resistente rispetto all'oro puro, particolarmente adatta per gioielli di alta qualità, perché garantisce il miglior compromesso fra resistenza, durabilità e valore. E infatti è la caratura preferita dai maestri orafi italiani ed è proprio quella che trovi nei gioielli Golden Mate Rue des Mille.

Usi comuni: i 18 kt sono molto popolari per la produzione di anelli, collane, orecchini e altri gioielli.

14 carati oro (14 kt)

L'oro a 14 carati contiene il 58,5% di oro puro, 585 grammi di oro su 1000 grammi di lega totale.

Caratteristiche: meno prezioso e più soggetto a ossidazione.

Usi comuni: 14 kt sono più diffusi nella gioielleria di Stati Uniti, Francia, Germania. In Italia questa caratura è usata soprattutto per gioielli che richiedono una maggiore resistenza come bracciali e orologi.

9 carati oro (9 kt)

L'oro a 9 carati contiene il 37,5% di oro puro, 375 grammi di oro su 1000 grammi di lega totale.

Caratteristiche: si tratta del meno puro tra i tipi di oro più comuni, ancora meno prezioso e luminoso, oltre che più soggetto a ossidazione nel tempo.

Usi comuni: usato per gioielli a basso costo.

Come riconoscere i carati?

Esistono diversi metodi per riconoscere i carati dell’oro. Fra questi:

  • Timbro di purezza

Spesso oggetti e gioielli in oro sono contrassegnati con un timbro che indica la purezza dell'oro. Di solito c’è un marchio o una scritta sulla superficie dell'oggetto che indica il numero di carati.

  • Certificazioni e documentazione

Gioielli e oro di valore solitamente sono accompagnati da un certificato di autenticità che attesta la purezza dell'oro. In questi documenti puoi trovare informazioni dettagliate sui carati.

  • Test magnetico

L'oro puro non è magnetico. Puoi testare la purezza dell'oro utilizzando un magnete: se l'oggetto è attratto dal magnete, è probabile che non sia oro puro.

  • Aspetto e colore

L'oro puro è giallo brillante e ha una lucentezza caratteristica. In generale, maggiore è la percentuale di oro puro, più sarà evidente il suo colore giallo intenso. Se l'oggetto sembra più pallido, è probabile che sia di una caratura inferiore.

Il colore può essere dato dai metalli che compongono la lega con cui è fatto ogni gioiello, per esempio il colore rosa può essere dato da una percentuale più alta di rame (ad esempio 75% oro, 20% rame, 5% argento), tuttavia il colore non è indicativo della caratura. Esiste anche oro rosa o bianco in tutte le carature, anche quelle più pure.

Ecco perché, se hai dubbi sull'autenticità o sulla purezza di un gioiello in oro, al netto di timbri e certificazioni, è sempre meglio consultare un esperto o un gioielliere qualificato di fiducia.

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